Il gruppo speleologico Le Taddarite ha inaugurato l'anno con un'entusiasmante escursione a Pizzo Chiarastella, una montagna di origine carbonatica e calcareo-dolomitica situata nel cuore dei Monti Sicani, tra i comuni di Villafrati e Cefalà Diana. Quest'area fa parte della Riserva Naturale Orientata Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella ed è riconosciuta come Geosito di interesse scientifico regionale. Oltre alla sua importanza geologica, il sito conserva tracce di insediamenti preistorici, tra cui il celebre bicchiere campaniforme di Villafrati, risalente al Neolitico.
L'uscita aveva lo scopo di esplorare e documentare alcune cavità situate lungo la parete settentrionale di Pizzo Chiarastella, verificando lo stato dei luoghi e raccogliendo dati sulle conformazioni carsiche presenti.
L'escursione è iniziata presso il parcheggio delle Terme Arabo-Normanne di Cefalà Diana. Da qui, il gruppo ha raggiunto l’ingresso della riserva, percorrendo una strada forestale per circa 620 metri, fino ai ruderi di un antico edificio rurale. Successivamente, è stata individuata la parete da raggiungere, scegliendo il percorso più praticabile, data l’assenza di sentieri tracciati. Il tragitto è stato guidato dalle tracce lasciate dagli animali da pascolo fino a un'altitudine di circa 550 m s.l.m., dove si trovano le cavità da esplorare.
Esplorazione delle cavità
- Primo punto di esplorazione:
L’antro presenta numerosi fori di origine carsica ed evidenti segni di crolli. Il suolo è disseminato di detriti, suggerendo la possibile occlusione di un accesso sotterraneo originario.
- Secondo Punto: Grotta Buffa?
Questa cavità è accessibile e si sviluppa in orizzontale per circa 25 metri, con vari cunicoli interni. Sul fondo della galleria principale, è stato individuato un corridoio con un foro che potrebbe condurre a un'altra sala, ma l’accesso è troppo stretto per il passaggio.
Un cunicolo discendente, a circa 15 metri dall’ingresso, è stato esplorato da tre membri del gruppo fino a un restringimento che ne impedisce la prosecuzione. Le caratteristiche della cavità suggeriscono che possa trattarsi della Grotta Buffa, una grotta di origine tettonica ampliata dai processi di corrosione carsica e si sviluppa su due livelli sovrapposti con propri ingressi (Buffa I e Buffa II), intercomunicanti attraverso un piccolo passaggio appena percorribile nella parte finale. Secondo studi archeologici, questa grotta fu utilizzata come necropoli rupestre dall’Età del Rame al Bronzo Antico ed è riconosciuta come Geosito di interesse speleologico. (Fonte: Regione Sicilia - Geositi).
- Terzo punto:
Qui si trova un semplice anfratto senza cunicoli interni, ma comunque di interesse per le sue conformazioni geologiche.
Dopo l’escursione, il gruppo ha concluso la giornata con una meritata visita ai suggestivi Bagni Termali Arabo-Normanni di Cefalà Diana, un'ulteriore testimonianza della ricchezza storica e culturale di questo territorio.
Un’esperienza che ha combinato esplorazione, avventura e cultura, lasciandoci con nuove scoperte e la voglia di tornare a indagare i misteri sotterranei di Pizzo Chiarastella!
Alla prossima!
Notizia di Claudio