Dopo un'escursione solitaria e bagnata sulle creste di Pizzo Nespola, durante la riunione successiva dell'Associazione, decidiamo all'unisono di esplorare la misteriosa grotta individuata, ispirati dalla curiosità e dall'entusiasmo.
Il 14 gennaio, io insieme a Piero, Laura, Salvo e Martina, intraprendiamo il nostro viaggio carichi di attrezzature e spirito avventuroso. Dopo un percorso di circa 3 km attraverso un suggestivo sentiero forestale e la visita a un pittoresco rifugio in legno, raggiungiamo finalmente la nostra destinazione.
Piero, esaminando l'apertura della grotta, mostra un'espressione di soddisfazione, mentre Salvo e Martina, armati di cesoie, si dedicano a liberare l'ingresso dai rovi. Dopo aver montato una corda per agevolare l'entrata, ci immergiamo uno alla volta nella cavità.
All'interno, una sala di circa 5 metri di profondità e 3 metri di altezza ci accoglie, illuminata sia dall'ingresso principale che da una fessura nel tetto ad un’altezza di circa 5 metri. Dopo aver esplorato la stanza, ci dirigiamo verso una fessura stretta come una "cassetta della posta". Martina, con abilità, rende l'ingresso più agevole rimuovendo massi, consentendoci di procedere.
In questa saletta successiva, caratterizzata dalla presenza di un rinolofo e qualche osso di volpe e pecora, individuiamo un'altra fessura apparentemente profonda ma troppo stretta per essere esplorata. Conclusa così l'esplorazione, facciamo ritorno, uscendo prima dalla "cassetta della posta", in stile Clark Kent ma sulle note avvincenti di Indiana Jones, e poi dall'ingresso principale.
Ricolmi di entusiasmo, dopo esserci cambiati, riprendiamo il nostro sentiero alla ricerca di altre possibili cavità, ma non prima di concederci una sosta culinaria ristoratrice. Rifocillati con cibo e vino, riprendiamo il cammino con l'obiettivo di tornare a lavorare nella nuova grotta e di individuare ulteriori potenziali scoperte sotterranee.
Notizia di Andrea
Foto di Andrea, Martina, Laura, Pietro e Salvo